
EvoCas9 - forbici molecolari per bricolage Genetico
La professoressa Anna Cereseto con il suo team di ricerca al CIBIO, Centro di Biologia Integrata, dell'Università di Trento è riuscita a mettere a punto delle molecole estremamente precise e in grado ridurre fino quasi ad azzerare gli errori di taglio durante il DNA Editing.
di Andrea Carpi
La professoressa Anna Cereseto con il suo team di ricerca al CIBIO, Centro di Biologia Integrata, dell'Università di Trento
( #IT-UNI-TN ) è riuscita a mettere a punto delle molecole estremamente precise in grado ridurre fino quasi ad azzerare gli errori di taglio durante il DNA Editing.
Questa scoperta cambia tutto. L'incredibile affidabilità di EvoCas9 apre la strada a innumerevoli applicazioni biotecnologiche dai risvolti quasi fantascientifici. Le nuove tecnologie di genome editing potrebbero infatti permettere all'umanità di curare malattie genetiche prima che si manifestino e che diventino potenzialmente letali per il feto.
( #IT-UNI-TN ) è riuscita a mettere a punto delle molecole estremamente precise in grado ridurre fino quasi ad azzerare gli errori di taglio durante il DNA Editing.
Il team è partito da una molecola di Crispr/Cas.
Si tratta di una ‘macchina molecolare’, fatta dalla proteina Cas9 e da una molecola di Rna, che raggiunge e taglia uno specifico segmento di Dna permettendo di modificarne la sequenza. Il problema fino ad ora è stato la poca affidabilità di questa tecnica. La molecola compie infatti errori sistematici e, quando applicata al tentativo di curare malattie, non modifica solo il gene o i geni implicati nella patologia, ma agisce danneggiando anche altri siti del Dna, con effetti imprevedibili.
Si tratta di una ‘macchina molecolare’, fatta dalla proteina Cas9 e da una molecola di Rna, che raggiunge e taglia uno specifico segmento di Dna permettendo di modificarne la sequenza. Il problema fino ad ora è stato la poca affidabilità di questa tecnica. La molecola compie infatti errori sistematici e, quando applicata al tentativo di curare malattie, non modifica solo il gene o i geni implicati nella patologia, ma agisce danneggiando anche altri siti del Dna, con effetti imprevedibili.
Questo problema l'ha resa finora inutilizzabile per scopri clinici, proprio perchè i danni che poteva creare per la sua imprecisione erano potenzialmente maggiori dei possibili benefici.
Andrea Carpi